SONO DISGUSTATO DAI PELI PUBICI LASCIATI NEI BAGNI PUBBLICI

ATTENZIONE: SE NON VI PIACE PENSARE AI BAGNI E A QUELLO CHE SUCCEDE AL LORO INTERNO, IGNORATE LA PRIMA PARTE E PASSATE AL SONDAGGIO IN FONDO

Sono perplesso. Sono stato in 4 aeroporti nelle ultime 24 ore. Ho dovuto andare al bagno in tutti e quattro.

La mia domanda è la seguente: perché c'è sempre un orinatoio con dei peli pubici sul bordo? Tipo, un mucchio di peli pubici.

Scrivo quest'ultima frase con confusione e qualcosa che rasenta il disgusto. Più confusione che disgusto. Ma sicuramente disgusto. Quello che sto dicendo è che ho bisogno di risposte prima che il disgusto possa superare la confusione.

Chi ca**o sta facendo la muta al pisciatoio? E perché? Non sono io. Posso dire onestamente di non aver mai perso peli nell'orinatoio.

E perché solo UN orinatoio?

E come fanno a trovarsi lì? Come fanno a cadere?

E la persona se ne accorge si spaventa? Tipo: “Oh merda, che mi succede?”.

Succede spesso a queste persone ?

Nell mia mente ho un'immagine immaginaria dell'uomo che fa questo e posso dirvi che non è un dipinto a olio.

E con questo, sono finalmente passato al disgusto come sensazione principale. Bene.

Immagino che tu, caro lettore, sia probabilmente già disgustato. Ma con me. Beh, vi avevo avvertito.

L'ultimo passaggio era per i ragazzi là fuori. 

E perché la fessura di quelle nuove macchine ''asciuga mani'' è così piccola?

Per un semi-germofobico come me, è come giocare all' Allegro Chirurgo ma con conseguenze reali, senza mai riuscire a vincere. Non ho speranze. Con le mie mani ansiose che si agitano mii ritroverò sempre con il suono del cicalino e il nasone rosso che si illumina.

Per quanto riguarda il mio Inkling di oggi - Chi è la persona meno testa di cazzo della tua vita ? E quale celebrità è la meno testa di cazzo con cui vorresti uscire? Ora, non presumo di essere io ma dato che questa è la mia pagina instagram non citatemi perché lo troverei noioso da leggere. Grazie se questo è il tuo pensiero.

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NON SI PUO' SMETTERE DI FARSI LE SEGHE MENTALI

 

Ho notato, quando condivido qui la mia didascalia,  che a volte le persone scrivono “Smettila di pensare troppo”.

Invito le persone che lasciano questi commenti a “pensare troppo” e a vedere se è possibile. Non si può “pensare troppo” a piacimento. E nemmeno chi ha una vita interiore complicata può “pensare poco” quando glielo si suggerisce o glielo si ordina.

Adesso sedetevi e pensate troppo. Vediamo come ve la cavate.

Ieri sono andato all'aeroporto e, uscendo di casa, ho preso degli occhiali da sole. Quando ho lasciato l'auto al terminal ho indossato la mia “maschera Covid” e gli occhiali da sole. Ho superato il check-in senza essere riconosciuto. Indosso la maschera in modalità 'in incognito'. Non sono preoccupato per i germi. È stato solo notando il mio riflesso che ho potuto constatare quanto fossi ridicolo. '' Dimmi che vuoi ancora attenzione, anche quando non vuoi attenzione. Senza dirlo". Per i dettagli si veda la foto postata oggi.

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PASSO LE NOTTI IN BIANCO ALLA RICERCA DI UNO SCOPO

Ieri sono andato a dormire alle 9 del mattino. Il mio cervello è andato in overdrive ed era come un vortice continuo. Quando chiudo gli occhi, impongo alla mia mente di trovare idee per gli inklings. La maggior parte delle volte questo funziona come distrazione e mi addormento. Ieri, però, “Radio Rob” si è messa in moto e ha detto: “Fantastico! Facciamo tutto, sempre, adesso. Ehi, che ne dite di... e forse dovremmo... oh, oh, oh, vi dico una cosa, avete mai fatto .....” e così via e così via. La Follia.

Gli spazi vuoti che ho lasciato nell'ultimo paragrafo erano esattamente come è andata: nessun risultato, niente di concreto. Solo frasi incomplete.

Nell'ultima settimana mi sono reso conto che il primo mattino si stava avvicinando e mi sono sentito in ansia per questo. Il primo mattino è quasi alle porte. Quindi credo che, dopo le 9 di ieri, domani farò una notte in bianco e arriverò al giorno dopo. Lo faccio spesso. C'è qualcosa che non va.

Almeno in questi giorni, quando gli uccelli iniziano a cinguettare, non mi assale il “buio”, l'oscurità infernale

La cocaina è “una droga infernale”, una droga idiota, una droga demoniaca.

La mia droga in questi giorni è lo scopo, è la creatività, è sognare un sogno più grande, mentre sono sveglio.

Ahimè, anche questo può sfuggire di mano.

Riuscite ad immaginare di dover andare in riabilitazione perché siete dipendenti da uno scopo?

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LUCY SPRAGGAN PARLA DELLA SUA COLLABORAZIONE CON ROBBIE WILLIAMS

In un'intervista esclusiva rilasciata al The Sun, Lucy Spraggan ha rivelato come Simon Cowell, l'organizzatore di X Factor, abbia agito dietro le quinte, a sua insaputa, per assicurarsi i servizi di Robbie Williams.

Lucy, 34 anni, ha spiegato: “Simon ha sfogliato il mio catalogo ed ha cercato di capire quali canzoni usare in futuro per questo album rielaborato. Ha trovato Sober e ha detto: “Adoro questa canzone. Sai chi dovrebbe ascoltarla ?”.

“Mi ha detto: ‘Robbie deve sentire questa canzone’. Io ho detto: 'Oh mio Dio, farò proprio da supporto a Robbie il prossimo luglio'. 

Infatti ho incontrato Robbie a Sandringham e abbiamo chiacchierato per circa 25 minuti nel camerino e poi gli ho chiesto: “Hai sentito la canzone Sober?”. E lui mi ha detto qualcosa del tipo “Sì, ci stiamo lavorando insieme, vero?”. E io ho pensato: “Ma che ca**o?”.

“Ieri mi ha mandato un messaggio con scritto: ‘Posso chiamarti?’ Mi ha chiamato e abbiamo parlato via Facetime per un po‘, dicendomi: ’Se hai bisogno di qualcosa, se hai domande, se hai bisogno di supporto o altro, sono qui per te'. E l'ho apprezzato molto.

E' stato estremamente gentile. Ho davvero molto rispetto per lui”.

Robbie è rimasto stupito anche dalla straordinaria trasformazione del corpo di Lucy dopo aver cambiato il suo stile di vita ed essersi dedicata al fitness.

“Ricordo che lui mi chiese: ‘Come hai fatto a perdere tutto quel peso?’. E io: 'La sobrietà, amico'. Mi sono letteralmente ossessionata con la corsa e a un certo punto volevo fare una lotta”.

E lui: “Prima o poi dovrai farlo”. Ora penso che dovrò fare un combattimento professionale perché me l'ha detto Robbie Williams”.

Sober documenta la precedente dipendenza di Lucy dall'alcol e la sua decisione di allontanarsi dal senso di colpa e dalla vergogna che provava quando beveva.

La persona che è oggi non ha più bisogno dell'alcol per sentirsi a suo agio e descrive la sua sobrietà come un “superpotere”.

“La cosa di cui la maggior parte delle persone non si rende conto è che molti di noi usano l'alcol per affrontare le cose. Quindi, quando lo si elimina, bisogna trovare altre cose.

Devi essere in grado di essere in contatto con te stesso abbastanza da sapere che, tipo, ‘sono molto stressato’. Quindi devo gestire lo stress. Ora non penso più, 'oh, forse andrò a bere un drink', perché adesso sono abbastanza sicura di me stessa da ballare ai matrimoni completamente sobria, come se fosse una sobrietà assolutamente stabile

Ma non ho bisogno di nulla su cui contare. Ho me stessa.

Penso che a molte persone venga insegnato che la sobrietà è un'esperienza orribile, faticosa, stressante, triste e solitaria. Per me la sobrietà è stata il mio superpotere e non ho alcuna vergogna per i miei giorni di alcolismo o cose del genere”.

In effetti, ora il cielo è davvero il limite e Lucy sta vivendo un periodo di grande successo.

L'anno scorso è stata la prima star di X Factor a esibirsi a Glastonbury, è stata invitata in tournée da James Blunt, ha in programma una sua tournée da headliner e l'uscita di un altro album all'inizio del prossimo anno.

“Non avrei mai previsto che ci sarebbe stata una realtà in cui avrei potuto duettare con Robbie Williams.

Quindi, invece di pormi degli obiettivi che potrei raggiungere, sto mantenendo una mentalità assolutamente aperta al fatto che tutto è possibile e che devo abbracciare ogni cosa così come viene”.

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VIDEOMESSAGGIO DI ROBBIE DURANTE LA PETER MAC CUP

Videomessaggio di Robbie trasmesso prima di una partita di Football League in Australia - Peter Mac Cup - seguito dalle note di Angels

IL LINGUAGGIO D'AMORE TRA ME E TEDDY

Oggi sono stato dal dottore, sto già attraversando la la terza settimana di merda. Solo per un controllo. Tutto bene. Beh, niente di male. Se capite cosa intendo.

Ho parlato con Ted, mia figlia di 11 anni, e le ho detto che sono stato dal dottore. Lei ha risposto: 'Oh, so qual è la tua diagnosi' , mentre era seduta sul suo letto, dall'altra parte di FaceTime. 'Che cos'è allora?' Le dico.

''Sindrome del narcisista permanente'' mi risponde con un sorrisetto sbilenco.

Non ha tutti i torti.

Le ho detto che è nel suo DNA, ma che non può essere curata finché non è più grande. Poi le ho chiesto di scusarsi con i suoi amici e con gli insegnanti. Non mi lascerò battere in battute da una bambina di 11 anni.

Il nostro linguaggio d'amore è prendersi in giro a vicenda. Ma lei non ha ancora capito bene quando esagera. A volte le lancio qualche frecciatina e lei mi risponde con una bomba atomica. Al solo pensiero mi viene da ridere.

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QUANDO ROBBIE SI NASCOSE A CASA DI JAMIE REDKNAPP

L'EX centrocampista inglese Jamie Redknapp ha ricordato la volta in cui Robbie Williams si “nascose” a casa sua.

Parlando con Geoff Shreeves nel podcast Football, Music and Me, Redknapp ha rivelato che l'icona della musica si è rivolta a lui dopo aver lasciato i Take That nel 1995.

L'ex stella del Liverpool ha detto: “È venuto ed è rimasto a casa mia mentre succedeva tutto questo, tutto il caos, solo per nascondersi”.

Redknapp ha continuato rivelando che Williams si sarebbe unito a lui durante l'allenamento del Liverpool e avrebbe persino viaggiato sull'autobus della squadra per assistere alle partite.

“Veniva al campo di allenamento con noi. Veniva a Liverpool e Roy Evans lo invitava sul pullman della squadra quando giocavamo contro l'Aston Villa”,

Redknapp ha aggiunto: “ Io e Don Hutchinson eravamo buoni amici con lui e Phil Babb. Quindi lo abbiamo portato in città e siamo finiti in questa zona dove facevano molto karaoke.

Così siamo andati a bere un paio di drink con Rob. Robbie adora il karaoke quindi ha detto: 'Mi sto alzando'.

Abbiamo detto che non pensavamo fosse una buona idea, doveva essere in incognito. Ma allora non c'erano i social media, puoi immaginare.

Comunque, si alza al karaoke e canta a squarciagola una canzone fantastica, non una delle sue ma una bellissima canzone. 

Un ragazzo venne da me e disse: 'È bravo, non è vero. È il tuo amico?'

“Ho detto, 'Sì, ha una possibilità, vero?' E lui: 'Sì, potrebbe arrivare fino in cima questo ragazzo'.”

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NON CHIEDETEMI DI SORRIDERE A COMANDO NELLE FOTO

Ho indossato il completo di cashmere ieri sera e mi è sembrato fantastico. Sono anche riuscito a non sporcarlo, il che è stato un vantaggio.

Qualcuno nella sezione commenti ieri, dopo aver visto la mia foto,  ha suggerito che avrei potuto anche sorridere. Sono sicuro che stava scherzando. Tuttavia mi ha ricordato le occasioni in cui la gente mi ha chiesto una foto. Io acconsento, ma mentre scattano la foto appaiono da dietro il loro telefono e con voce agitata dicono: “Beh, allora sorridi!”.

Ma in quel momento non ero felice, non ero nemmeno triste, stavo solo esistendo. Quindi il comando era: “ Fingi a comando, scimmione, o dirò alla gente che sei uno stronzo infelice”.

Mi piace sorridere quando c'è un sorriso spontaneo. Altrimenti, mi sembra, beh, semplicemente imbarazzante.

Credo che forse un milione di servizi fotografici quando ero nei Take That non mi abbiano fatto sentire a mio agio nel proiettare felicità quando non ce n'era.

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SOBER FEAT LUCY SPRAGGIAN

E' uscito oggi il duetto con Lucy Spraggian

NON AVEVO NEMMENO VOGLIA DI CAMBIARMI LE MUTANDE

Non ho nessuno su cui fare una buona impressione e nessuno da vedere in questo momento. E non ho nemmeno nessun motivo per cui uscire.

Così ho indossato le stesse due tute da ginnastica la scorsa settimana. Ero impressionato dalla mia economia.

Ho quasi pensato di indossare le stesse mutande per due giorni di fila. Forse l'ho fatto.

Stasera sono uscito dal bagno e sono andato nel mio spogliatoio, una specie di guardaroba. Lì ho posato gli occhi, ancora una volta, su un bel completo di cashmere che stavo 'aspettando il momento giusto per indossare'.

Ce l'ho da 5 mesi ormai. La verità è che ho paura di macchiarlo e poi penso al lavaggio a secco e a tutto lo stress che ne deriva. In un certo senso, credo di avere dei vestiti che mi danno ansia. Non li indosso, li guardo e penso : ' non è il momento'.

Così, in una sorta di 'protesta pulita', ho pensato di fregarmene e di vestirmi per stare a casa stasera. Come nell'immagine sopra.

In passato ho conservato alcune cose ' per il momento migliore' che in realtà non ho mai indossato.

È una specie di 'dottrina' non vi pare ? Indosserò il cashmere domani. Solo a scrivere quest'ultima riga mi sento così temerario !

Che cosa state conservando per un 'momento migliore' e che potrebbe essere indossato più spesso?

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