Non vorrei ammazzare questa mosca che mi infastidisce e non voglio aprire la porta per farla uscire nel caso in cui arrivino i suoi amici.
Ecco come sono state le mie ultime settimane
Volevo evitare il panico da trauma per il mio concerto a Hyde Park, così mi sono esercitato in visualizzazioni mentali positive e pensavo di aver risolto il problema.
Finché non sono andato a fare la mia seconda pipì alle 3.30 del mattino, diversi giorni fa. E Bang, mi ha colpito. Combattere o fuggire? O " fai la pipì e scappa "?
E' stato come un uovo di dinosauro pieno di confusione che si spaccava sulla mia testa, permeando l'ultima molecola del mio essere.
Ora sono tre decenni che sperimento questo tipo di stronzate, quindi so che non morirò, so che avrò successo e che la cosa peggiore che potrebbe accadere non accadrà.
Ma ancora persiste. Era così doloroso che nel 2006 ho rinunciato e mi sono 'ritirato'. Che cosa sia "la cosa peggiore che possa accadere" non lo so, non mi è dato di saperlo ma la percepisco.
Il giorno del concerto di Gran Canaria me ne stavo seduto in me stesso, arrabbiato perché non riuscivo a liberarmi da questa paura, una fottuta paura inutile.
Il concerto di quella sera è andato incredibilmente bene, come l'altra metà di me si aspettava, il che mi ha fatto scuotere la testa ancora di più. Ma perchè devo sentire questo tipo di disagio oscuro-morboso?
A Hyde Park, pochi secondi prima che l'ascensore mi elevasse al centro del palco con 65 mila persone in attesa, non riuscivo a smettere di sorridere, ero raggiante, colmo d'amore e di gratitudine. Non ero nervoso, questo non è mai successo prima.
Il mio unico pensiero al millisecondo è stato: "Oh merda, come faccio a iniziare un concerto con un grande sorriso sulla faccia?". Di solito faccio l'impassibile, nel senso nessuno osa prendermi per il culo.
Quello che è seguito sono state 2 ore di vera magia. Nella top dei 3 concerti più belli della mia vita, forse il primo.
Sono cambiato, sto ancora cambiando, ho sopportato, ho superato.
Nel 2009, quando sono tornato, il mio sogno era di abbracciare, godere e prosperare in questo mondo che il mio talento, la fortuna e le circostanze hanno creato.
Ed eccomi qui, vittorioso.
Namaste
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