Robbie in un' esclusiva intervista a The Sun rivela la verità sulla cancellazione delle date Russe. Il tutto è iniziato nel backstage della data del tour a Zurigo.
Il mio braccio destro era intorpidito e continuavo a sbavare dalla bocca. Avevo mal di testa e difficoltà a respirare. Non riuscivo a fare un respiro completo. Anche dopo lo show non sentivo il braccio e la bocca continuava a gocciolare.
Subito sono tornato a Londra per fare degli esami ed ecografie, incluse quelle del cuore e cervello. Sono state riscontrate varie anomalie; tra queste in una parte del mio cervello c'era qualcosa che sembrava sangue. La situazione era molto preoccupante quindi le decisioni prese erano fuori dal mio controllo e sono stato subito trasferito in terapia intensiva.
E' stato molto strano passare improvvisamente dal tour alla terapia intensiva ma è andata davvero così.
Mia moglie e i figli erano già a L.A. così non potevano vedermi in quel lettino attaccato a fili e tubi. Tuttavia ero circondato da un sacco di persone che si prendevano cura di me. Ero confuso e spaventato ma sapevo che ero nel posto giusto e ingenuamente sentivo che sarebbe andato tutto bene.
Mi hanno monitorato e fatto un check completo. Dopo sette giorni ho potuto lasciare la terapia intensiva.
Mi hanno concesso di tornare a L.A. e imposto di non fare nulla di stressante per le settimane successive... per circa due mesi. Solo riposare, dormire e prendermi cura di me stesso.
Tutto ciò mi ha insegnato che ho 43 anni non più 23 e devo davvero stare attento alla mia mente e al mio corpo. Così ho iniziato a fare pilates, yoga e meditazione. L'ansia è sempre stata protagonista nella mia vita e devo trovare il modo di conviverci nel miglior modo possibile.
L'intera esperienza mi ha spaventato molto anche se in passato sono stato in posti altrettanto oscuri ma avevo 23,27 e 32 anni. Una volta che arrivi a 43 anni, anche se hai tutto ciò che desideri, ti rendi conto di non essere invincibile ed è necessario prendersi cura di se stessi in maniera più scrupolosa.
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