Nostro gruppo VENDO/CERCO/SCAMBIO biglietti tour Robbie Williams


NUOVI APPUNTAMENTI 2024/2025 :
09 Giugno : Soccer Aid Stamford Bridge London
04 Luglio : Gran Canaria - Granca Live Fest
06 Luglio : Hyde Park Londra
25 Agosto : Creamfield festival con Lufthaus
18 Gennaio 2025 : Calabash - Johannesburg - FNB Stadium
22 Gennaio 2025 : Calabash - Cape Town DHL Stadium

sabato 29 ottobre 2022

PINKPOP FESTIVAL 17 GIUGNO 2023 - LANDGRAAF ( OLANDA )


Si prospetta anche un tour estivo per Robbie !
Annunciata oggi la data del 17 giugno al Pinkpop Festival dove era già stato nel 2015.
Biglietti a breve sul sito del festival.

martedì 25 ottobre 2022

6 + 7 NOVEMBRE 2022 - ROYAL ALBERT HALL - LONDON


Due date imminenti al Royal Albert Hall di Londra il 6 e 7 novembre. Robbie si esibirà in un misto tra le sue classiche hits e brani swing. Lo show sarà filmato e parte delle riprese saranno inserite nel film ' Better Man ' che uscirà nel 2023.
Dress Code rigorosamente elegante ( black tie ). 

Info e biglietti in vendita dalle ore 12 ( mezzogiorno ) del 27 ottobre QUI

Per gli iscritti alla mailing list rw.com la prevendita è alle ore 10 del 27 ottobre sul sito ufficiale di Robbie Williams 

domenica 23 ottobre 2022

POLEMICHE PER IL CONCERTO DI ROBBIE IN QATAR


I fan di Robbie Williams hanno reagito con rabbia dopo che è stato reso noto che si esibirà in un concerto in Qatar durante i Mondiali di calcio di quest'inverno. Robbie è stato annunciato come uno dei tanti grandi nomi durante una conferenza stampa questa settimana.
Si esibirà al Doha Golf Club giovedì 8 dicembre, durante la Coppa del Mondo FIFA 2022. È stato inoltre riferito che i Maroon 5 e Post Malone si esibiranno nello stesso luogo nei giorni successivi.
La decisione della FIFA di organizzare la Coppa del Mondo in Qatar è stata oggetto di controversie, a causa della situazione dei diritti umani del Qatar, in particolare in relazione ai lavoratori migranti e alla comunità LGBTQ+. L'omosessualità è illegale in Qatar e i "trasgressori" rischiano multe e fino a sette anni di carcere.
StokeonTrentLive ha contattato gli agenti di Williams da mercoledì, ma finora non hanno risposto alle polemiche in corso. I fan, tuttavia, hanno reagito prontamente alla notizia sui social.
Sulla pagina del Robbie Williams Fanfest, Phill Dann ha scritto: "Come possiamo noi fan a dare luogo ad una protesta ufficiale? Il fatto che Robbie potrebbe subire pressioni da parte dei suoi fan per convincerlo a scegliere di non apparire, sarebbe un'enorme dichiarazione a nome di tutti quegli esseri umani che sono colpiti sia dal regime di sfruttamento del paese per quanto riguarda l' edilizia che dai loro atteggiamenti rispetto ad altre questioni".
"Mi dispiace, ma la Coppa del Mondo del Qatar è sbagliata sotto molti punti di vista e sono deluso dal fatto che Robbie ritenga accettabile sostenerla così palesemente. Non voglio essere contro Robbie, e tutti siamo ingenui a volte, ma suggerisco che sia un enorme autogol per lui".
Nic Schwarten ha aggiunto: "La sua opinione sembra essere chiara, altrimenti non si esibirebbe lì. È davvero incomprensibile che abbia accettato".
Kim Johansson ha detto: "Spero che non sia vero", mentre Kad Dy ha aggiunto: "È triste, davvero triste" e Niamh Byrne ha detto: "Lo amo, ma questo mi ha deluso molto".
Williams non è la prima star di alto profilo a subire critiche dopo essere stata collegata alla Coppa del Mondo del Qatar. La scorsa settimana, in occasione degli Attitude Awards, il calciatore australiano Josh Cavallo ha invitato David Beckham ( che ha un ruolo di ambasciatore della Coppa del Mondo ) a parlare contro il Qatar per la sua situazione dei diritti umani.
L'organizzazione per i diritti umani Amnesty International recentemente ha esortato la FIFA a risarcire i lavoratori migranti della Coppa del Mondo. Peter Frankental, direttore degli affari economici di Amnesty International UK, ha dichiarato che vorrebbe che Robbie Williams usasse la sua "significativa influenza" per "affrontare il tema della scarsa situazione dei diritti umani in Qatar".
Ha dichiarato a StokeOnTrentLive: "Grandi star come Robbie Williams hanno un'influenza significativa e vorremmo che usasse questo concerto per affrontare pubblicamente il tema della scarsa situazione dei diritti umani in Qatar, in particolare i diffusi abusi sul lavoro e la criminalizzazione delle persone LGBTI".
"I Mondiali di calcio saranno ancora in corso quando Robbie salirà sul palco del Qatar Live a dicembre, il che significa che lo sfruttamento di centinaia di migliaia di lavoratori migranti nel periodo precedente il torneo sarà ben presente nella mente della gente.
"Qualche parola ben scelta da parte di Robbie Williams sulla necessità che il Qatar porti a termine le riforme del lavoro non ancora concluse e sulla necessità impellente di abolire le leggi anti-LGBTI sarebbe molto gradita".

sabato 22 ottobre 2022

LUFTHAUS PROMO SOUL SEEKERS

Dopo i DJ Set ad Ibiza ormai è nota a tutti la presenza di Robbie nel gruppo Lufthaus ( anche se nella clip non sembra essere molto felice 😅 )
Qui un breve video in cui si presentano e sponsorizzano l'ultimo singolo Soul Seekers



Fonte : Instagram

mercoledì 19 ottobre 2022

15 NOVEMBRE - AMBURGO - CON LA NEUE PHILHARMONIE DI FRANCOFORTE

 

Robbie si esibirà all' Elbphilharmonie di Amburgo per uno spettacolo martedì 15 novembre.
Presenterà canzoni dall'album "XXV" insieme all'orchestra della Neue Philharmonie Frankfurt al Telekom Street Gig. Più di 80 musicisti accompagneranno la sua performance, secondo il piano di Deutsche Telekom.

martedì 18 ottobre 2022

QATAR 8 DICEMBRE 2022


Robbie si esibirà l' 8 dicembre in Qatar in occasione del Qatar Live's World Stage presso il Doha Golf Club, All'evento parteciperanno in date diverse anche i Maroon Five e Post Malone Enrique Iglesias e Black Eyed Peas

lunedì 17 ottobre 2022

DICO AI MIEI FIGLI CHE NON E' COSI' IMPORTANTE L' ISTRUZIONE MA L'EDUCAZIONE PRIMA DI TUTTO


ZEITmagazin Mann: Come si vedeva 25 anni fa ?
Williams: Uff... All'epoca ero un misto di molte cose diverse: estrema vulnerabilità, malattia mentale, depressione, ansia. Una persona che non credeva assolutamente in se stessa e allo stesso tempo era completamente convinta di sé. Uno schizzofrenico
ZEITmagazin Mann: All'epoca era bravo a nascondere tutte queste cose agli altri?
Williams: Ero il migliore in questo. Trasformavo l'insicurezza e la paura in divertimento.
ZEITmagazin Mann: Sembra faticoso.
Williams: Sì, è estenuante quando non ci si sente a proprio agio al di fuori delle proprie quattro mura. È estenuante sentire che ogni volta che si esce di casa non si è completamente sicuri di sé.
ZEITmagazin Mann: È ancora così?
Williams: Sì. Forse è migliorato un po'. Ma solo pochi giorni fa sono stato invitato a parlare al gala di beneficenza di un'organizzazione che aiuta le persone con problemi di salute mentale. Ero seduto tra il pubblico, in attesa di salire sul palco, e mi sono sentito incredibilmente a disagio tra tutti gli ospiti. Era così assurdo. Mi ero messo in quella situazione per parlare proprio di quella sensazione! Per me, quando esco, è come parlare al telefono e poi improvvisamente c'è un silenzio imbarazzante. Mi sento sempre così quando parlo con persone che non conosco.
ZEITmagazin Mann: Sente di essere più mite con se stesso con l'avanzare dell'età?
Williams: Solo in minima parte. Non abbastanza, ma è migliorato. Vedo dei progressi.
ZEITmagazin Mann: La prima volta che mi sono sentito vecchio è stato verso i 30 anni, quando ho notato che i calciatori professionisti erano improvvisamente tutti più giovani di me. C'è stato un momento simile anche per lei?
Williams: Sì, quando le radio commerciali hanno smesso di trasmettere le mie canzoni. È stato allora che ho pensato ' Oh, allora sono vecchio!'. Ma allo stesso tempo ho un'idea un po' delirante in testa ... una volta che si diventa famosi, si smette di maturare. Quindi, secondo questa idea, avrei 16 anni. Mi sento ancora un po' come quel ragazzo di allora.
ZEITmagazin Mann: Crede davvero che questa teoria sia vera?
Williams: Beh, quando si ha 16 anni e si entra in un mondo a cui non si appartiene ancora, in cui si è isolati, è ovvio che non ci si può sviluppare come si dovrebbe. Quindi ... sì, ci credo.
ZEITmagazin Mann: Lei ha quattro figli. Teddy, la sua figlia maggiore, ha dieci anni. Dorme abbastanza?
Williams: Mi sono addormentato solo alle nove di questa mattina.
ZEITmagazin Mann: A causa dei suoi figli?
Williams: No, no. In questo momento soffro di insonnia. Stamattina è stata una cosa maledettamente fastidiosa.
ZEITmagazin Mann: Succede spesso?
Williams: No, e mi sto anche facendo aiutare per tenere l'insonnia sotto controllo. Senza il sonno, il mondo sarebbe un posto molto, molto buio per me. Lo è anche quando dormo quindi figuriamoci se non dormo. Faccio quello che posso per sopravvivere. 
ZEITmagazin Mann: E cosa fa se non riesce a trovare il modo di dormire entro le nove del mattino?
Williams: Stamattina ho fatto degli esercizi di respirazione per liberarmi dall'ansia per la giornata di oggi.
ZEITmagazin uomo: Aveva paura della nostra intervista?
Williams: No, va bene così. Ma ero spaventato al pensiero in generale. Ho un servizio fotografico, ho un'intervista, e sono le nove, sono fottuto. E allora faccio solo esercizi di respirazione.
ZEITmagazin Mann: Ci sono momenti nella crescita dei suoi figli in cui lotta con se stesso?
Williams: Quello che non mi piace di me è che a volte mi arrabbio con mio figlio Charlie perché non ha paura di me. Ma ovviamente ce l'ha.
ZEITmagazin uomo: Intende paura o rispetto?
Williams: Non credo che avrei potuto fare quello che fa lui da bambino. Io sono alto quasi un metro e ottanta e lui è più basso di un metro e mezzo, e quando fa i capricci, si comporta in modo ostile, non ascolta. Allora non mi piacciono quei brevi momenti in cui mi arrabbio. Perché, ovviamente, un uomo di un metro e ottanta arrabbiato dovrebbe sembrare minaccioso per un bambino di sette anni.
Per quanto riguarda l'istruzione, sono molto, molto permissivo. Non mi interessa che i miei figli siano istruiti o meno. Mia moglie è estremamente attenta che ricevano una buona istruzione.
Sono severo quando si tratta di educazione. Guardare le persone negli occhi, stringere le mani, dire per favore e grazie. Con mia figlia maggiore credo di aver già creato un problema in questo senso. L'ho incoraggiata troppo, le ho detto troppe volte: 'Teddy non preoccuparti, non stressarti per l'apprendimento, va tutto bene, non ne hai bisogno '. Ovviamente l'ha presa molto sul serio. Mio figlio è molto intelligente, in matematica, in lingue, in tutto. Ha davvero bisogno di imparare. A Teddy non interessa nulla di tutto ciò e io lo capisco molto bene.
ZEITmagazin Mann: Quando ha visitato per la prima volta la scuola dei suoi figli, ha pianto perché era così diversa da quella della sua infanzia.
Williams: I miei figli hanno un'esistenza molto, molto più dolce di quella che avevo io. Eppure anch'io ho avuto un'infanzia fantastica, con persone meravigliose. Da dove vengo io, c'erano le persone più gentili. Ma c'erano anche le persone più brutali. E purtroppo non si capisce subito chi è cosa. Per quanto riguarda i miei figli, la loro vita è come una pista da bowling con una ringhiera sul lato. La colpiranno ma non finiranno mai nel canale di scolo laterale.
ZEITmagazin Mann: Quanto spesso vedeva suo padre da bambino?
Williams: Ero con lui nei fine settimana e durante le vacanze.
ZEITmagazin Mann: Che tipo di rapporto aveva con lui?
Williams: Era il mio eroe. Mi piaceva stare con lui. Era affascinante e lo è ancora. Ed era un uomo. Aveva un'energia diversa dalle persone che conoscevo di solito.
ZEITmagazin Mann: A casa eri circondato da donne, sorella, madre, nonna...
Williams: Sì, e due zie con le loro figlie. Volevo lasciare un'impronta su tutte loro, e se questo significava comportarsi particolarmente bene, lo facevo. Questo mi fa pensare ancora a mio figlio Charlie. Non ho fatto nulla di quello che fa lui oggi. Sua sorella e lui si danno talmente sui nervi a vicenda che litigano in continuazione. Quando non c'è sua sorella, è il bambino che si comporta meglio in assoluto.
ZEITmagazin uomo: Forse è la differenza di età? Ho litigato molto anche con mio fratello di due anni più grande, ma non con quello di cinque anni più giovane.
Williams: E a un certo punto i litigi sono finiti?
ZEITmagazin Mann: Sì, ma solo quando eravamo adolescenti. Torniamo ai vostri genitori. Molti figli di divorziati si sentono in colpa perché ritengono che sia anche colpa loro se i genitori si sono separati. È stato così per voi?
Williams: No. Non mi sono mai sentito in colpa, non ci ho pensato molto. Era semplicemente così. Papà vive lì e io con la mamma.
ZEITmagazin Mann: È vero che una volta ha redatto un testamento secondo il quale i suoi genitori avrebbero potuto accettare la sua eredità solo se prima avessero trascorso una settimana insieme nell'Artico in una tenda? O era uno scherzo?
Williams: No, no, non era uno scherzo! L'ho fatto davvero.
ZEITmagazin uomo: Ma non era un vero testamento, vero?
Williams: Lo era! Non è il vero testamento, ma lo è stato per un po'. Credo che fosse una specie di regalo passivo-aggressivo. Non mi sentivo bene per il rapporto che avevano. Quindi vaffanculo, dormi nella tenda! Quando sei un bambino, pensi che i tuoi genitori siano degli dei, ma non lo sono. Oggi lo capisco.
ZEITmagazin Mann: Cosa c'è ancora in te del sedicenne di allora?
Williams: Mi chiedo se il tumulto interiore che sento ancora sia il tumulto interiore del sedicenne che mi è stato trasmesso. L'incertezza, l'ansia. In realtà mi chiedo se questo si sia radicato in me perché il mio sviluppo si è fermato in quel momento.
ZEITmagazin Mann: Cosa vorrebbe dire al sedicenne Robbie, in base alla sua esperienza di vita di oggi?
Williams: Ovviamente dovrei dirgli che è un alcolizzato, un drogato.
ZEITmagazin Mann: Ti ascolterebbe?
Williams: Beh, chi sa se sarei qui a fare questa conversazione se non avessi fatto tutte le cose che ho fatto ? Quindi sarei più propenso a dirgli: 'Attento ai carboidrati!'.
ZEITmagazin Mann: La sua insicurezza interiore è sempre stata così forte, o ha continuato a crescere durante gli anni dei Take That ? Nella sua biografia "Feel", racconta che il manager dei Take That, Nigel Martin-Smith, le diceva quotidianamente che non era capace di fare nulla e che non valeva niente.
Williams: È stato un ingresso nel mondo adulto del lavoro con un capo terribilmente cattivo. Non gli sono grato per essere stato un altro tassello nella disfunzionalità di una vita già complicata
ZEITmagazin uomo: Ne parla con gli altri membri dei Take That ? Dopo tutto, tu eri il più giovane, 16 anni, ancora un ragazzino ... gli altri avevano almeno 18 anni quando è iniziato tutto.
Williams: A volte ne parliamo di sfuggita, ma non entriamo nei dettagli. Perché ognuno aveva un rapporto diverso con Nigel Martin-Smith. Gary e Howard avevano un ottimo rapporto con lui, Mark veniva ignorato da lui, io venivo insultato da lui. Anche Jason e lui non avevano un gran rapporto. Ognuno di noi ha la propria immagine di lui.
ZEITmagazin man: Ancora oggi commenta quello che fate tu e gli altri nei media inglesi.
Williams: In Inghilterra i Take That sono un fenomeno enorme. E quando qualcuno ha avuto successo una volta e poi non è stato in grado di ripeterlo, si vuole continuare a sottolineare che esiste ancora. Se sia giusto o meno farlo è un'altra questione.
ZEITmagazin Mann: È vero che quando tornava dai concerti con i Take That non veniva accompagnato a casa, ma lasciato in una stazione di servizio dell'autostrada e doveva prendere un taxi, anche a tarda notte?
Williams: Sì, nei primi anni era così.
ZEITmagazin uomo: E guadagnava solo 150 sterline a settimana?
Williams: No, all'inizio guadagnavamo solo 180 sterline, per due anni interi!
ZEITmagazin Mann: C'è stato un momento in cui ha capito 'ora sono ricco' ?
Williams: Quando si parla di soldi, le paure mi assalgono sempre. Perché se domani sparissero tutti, non sarei in grado di mantenere il mio stile di vita. È un calcolo matematico molto semplice.
ZEITmagazin uomo: Quanto tempo ci vorrebbe per finire i soldi? Dieci anni?
Williams: Sì. Forse anche meno.
ZEITmagazin Mann: Penso che ci siano persone che nascono con il talento per la felicità e altre no. Lei cosa ne pensa?
Williams: Mio padre viveva in un appartamento sopra un barbiere che costava 50 sterline a settimana. Quando andavo a trovarlo il venerdì, a volte gli rimanevano solo 20 penny per resistere fino al lunedì. Ma era ed è più felice di quanto lo sarò mai io. Non riesce nemmeno a capire il concetto di depressione perché non l'ha mai provata. Questo mi riporta al desiderio e al bisogno. Sono forze motrici incredibili, ma anche incredibilmente distruttive. Ho un appetito insaziabile, ma se potessi lasciar andare il desiderio e il bisogno ... cazzo, sarei molto più felice!
ZEITmagazin Mann: Ha mai detto a Cameron Diaz che il suo matrimonio e i suoi quattro figli sono merito suo? ( ricordiamoci che Cameron Diaz ha fatto riavvicinare Rob e Ayda dopo una rottura quando erano fidanzati i primi mesi )
Williams: No. Ma è stato uno di quei momenti cruciali in cui la tua vita può andare da una parte o dall'altra. È una bella storia vera. E grazie a Dio.
ZEITmagazin Mann: Prima del primo appuntamento con sua moglie, l'amico che vi ha fatto incontrare le ha detto: "Conosco una donna, è un po' pazza, ma per una sera puoi sicuramente divertirti con lei". Sembra una descrizione riferita più a te in quel momento.
Williams: Sì, ma non intendeva divertirsi nel senso del sesso. Ma nel senso di passare una serata divertente. Mia moglie ha condotto una vita incredibilmente prudente in termini di sesso, rispetto a me. Il suo numero di partner sessuali è a una sola cifra. E questo contando anche me!
ZEITmagazin Mann: Sua moglie racconta nel podcast comune che avete trascorso il vostro primo appuntamento praticamente al buio, perché hai la mania di spegnere le luci ovunque in casa.
Williams: Sì! Sono cresciuto in una famiglia in cui era importante tenere sotto controllo i costi dell'elettricità. Continuavo a sentirmi dire: "Spegni quando non ti serve"! Ma sono cambiato.
ZEITmagazin uomo: Lascia la luce più accesa adesso ?
Williams: Sì, ora vivo più come mia moglie. Sai, mia moglie, per tutta la vita, ha sempre avuto un bagno in camera, cioè un bagno tutto suo a cui si può accedere solo dalla sua camera da letto. Questa è la sua vita.
ZEITmagazin Mann: Venite da mondi diversi.
Williams: Sì.
ZEITmagazin Mann: Vi siete messi insieme nonostante l'oscurità, ma in seguito vi siete lasciati diverse volte. Una volta le hai rispedito le sue cose in sacchi della spazzatura.
Williams: Non sapevo che i miei uomini le avrebbero rispedite in quel modo. Ma è andata così.
ZEITmagazin Mann: Sua moglie ha ovviamente un rapporto molto stretto con sua madre. Come è riuscito a convincere sua madre che lei era l'uomo giusto per sua figlia?
Williams: La madre di Ayda, Gwen, è molto speciale. Non ha sempre preso le decisioni migliori nella sua vita. Quindi non è una figura materna in senso stretto. Probabilmente, di tanto in tanto, ha pensato a se stessa: "Oh, Rob...''
ZEITmagazin Mann: Qualcuno nella sua famiglia, nel suo ambiente, la chiama davvero Robbie?
Williams: No. Solo mia moglie, quando siamo in pubblico.
ZEITmagazin Mann: Sua moglie è di Los Angeles e lei vive lì da più di 20 anni. Quanto c'è ancora di Inghilterra in lei e quanto di Los Angeles?
Williams: La sensazione che mi da Los Angeles è quella di non essere incasellato. In Inghilterra fai musica e basta. Mentre a Los Angeles puoi fare tutto quello che ti senti di fare. E questo è davvero fantastico per me, a questo punto della mia carriera. Ok, posso essere un artista, e posso dipingere! Posso essere un uomo d'affari, un imprenditore, un investitore. Posso essere qualsiasi cosa voglia essere. E questo è entusiasmante. In Inghilterra non c'è questa mentalità. Lì, sei quello che sei sempre stato e se provi a fare qualcosa di diverso, ti dicono: 'Che diavolo stai facendo!!!'  È così anche in Germania?
ZEITmagazin Mann: Sì, gli attori vengono spesso ridicolizzati quando iniziano a cantare, per esempio.
Williams: Ma perché non si dovrebbe voler esprimere la propria creatività come si vuole? La creatività è illimitata. Ed ho così tante idee e progetti, più che mai, che non hanno nulla a che fare con la musica. La pittura è una cosa, ma voglio costruire e progettare alberghi, ho scritto una serie televisiva.
È emozionante dare vita ad un'idea: Può anche andare male lo so.
ZEITmagazin Mann: Non sarebbe possibile in Inghilterra?
Williams: La gente spesso si perde nella domanda: Perché vuoi più soldi ? Ma è semplicemente eccitante realizzare un'idea, tentare un colpo grosso. Può non funzionare. Naturalmente, se alla fine ne esce del denaro, è fantastico e positivo per la mia famiglia. Ma la cosa più eccitante è il successo in sé. La celebrità è un sottoprodotto del successo, così come il denaro. Ma quello che voglio davvero è il successo.
ZEITmagazin Mann: Il successo crea dipendenza?
Williams: Sì. Voglio essere aperto alle possibilità. Non ho mai sognato abbastanza in tutta la mia carriera, nonostante tutto quello che ho ottenuto. Ora ho iniziato a sognare in grande.
ZEITmagazin Mann: Una volta ha detto che la sua musica è peggiorata da quando è più felice. È vero?
Williams: Era più che altro una battuta. Mi stavo prendendo in giro.
ZEITmagazin Mann: Conosce qualche artista felice, di successo, davvero bravo?
Williams: No.
ZEITmagazin Mann: E il suo amico Rod Stewart?
Williams: Sì, forse è l'unico che riesce a fare tutto questo, ma è della stessa pasta di mio padre ... non capisce assolutamente perché qualcuno dovrebbe essere depresso quando può sempre scegliere di non esserlo. È interessante, non ci sono molte persone che sopravvivono alla fama e ne escono senza essere state gettate in una lavatrice piena di merda.
ZEITmagazin Mann: Una volta ti sei paragonato a una bottiglia d'acqua con molto sporco depositato sul fondo, e quando la bottiglia viene scossa, tutto lo sporco viene a galla. Quanto è fragile quella bottiglia in questo momento?
Williams: Abbastanza fragile perché è estate e non sto lavorando in questo momento. Questo significa che siamo in vacanza. Le vacanze significano che mia moglie vuole vedere gente, e se voglio vedere mia moglie, devo andare anche io. E io non sono fatto per questo. Passo molto tempo con persone molto interessanti, ma non mi ritengo all'altezza delle mie aspettative in queste situazioni sociali. Non fa per me. Non fraintendetemi ... sono molto bravo in questi contesti, ma è come andare in palestra ogni volta, solo che non c'è la ricompensa finale, non c'è l'aumento di serotonina e dopamina che si ottiene facendo esercizio. Al contrario, c'è solo stanchezza.
ZEITmagazin Mann: Lei è sempre stato aperto al fatto di avere un carattere dipendente. Così segue gli hobby in questo modo eccessivo, fino ad abbandonarli da un giorno all'altro. Circa 20 anni fa, giocava sempre a backgammon con tutti.
Williams: Sì, poi è stato il golf. Ho rinunciato anche a quello.
ZEITmagazin uomo: Qual è la sua attuale dipendenza?
Williams: La pittura. E il fantacalcio. Hai un certo budget. 15 milioni. Compri giocatori che esistono nella vita reale e ottieni punti dopo ogni giornata di gioco. Se il difensore non ha subito gol, si ottengono cinque punti, se qualcuno ha segnato un gol, altri cinque.
ZEITmagazin uomo: Sei bravo?
Williams: E come!
ZEITmagazin uomo: Chi fa parte della tua squadra?
Williams: Erling Haaland...
ZEITmagazin Mann: ... oh, sono un tifoso del BVB.
Williams: Ed è così incredibile come dicono?
ZEITmagazin Mann: Fenomenale, una forza fisica unita alla tecnica.
Williams: Meglio di Zlatan?
ZEITmagazin man: Sì.
Williams: Beh, io ho quello, poi Gabriel Jesus, Mo Salah, Jaden Sancho.
ZEITmagazin Mann: Anche un ex giocatore del Dortmund.
Williams: Quando il Dortmund ha vinto il campionato per l'ultima volta?
ZEITmagazin man: 2011 e 2012, con Jürgen Klopp.
Williams: Klopp è un grande, vero? Tutti in Inghilterra lo amano. Anch'io lo adoro.
ZEITmagazin Mann: Una volta ha detto che all'inizio della sua carriera, quando non si sentiva a casa da nessuna parte, il calcio era per lei "come un padre, un fratello, un amico".
Williams: Il calcio è una religione per le persone che non sono religiose. E anche per chi è religioso. E credo che il calcio sia la meditazione della classe operaia. Ma mi piace il calcio anche perché amo le statistiche. Chi segna quando, chi fa assist, quali sono i costi di trasferimento, quale club è interessato a chi.
ZEITmagazin Mann: Con la sua esperienza riesce a capire meglio la pressione che hanno i giocatori di calcio? Che milioni di persone ti guardano giocare la partita della tua vita e magari fallire?
Williams: Se dovessi scegliere tra essere un calciatore professionista o avere il mio lavoro, sceglierei sempre il mio. Essere creativo e potermi permettere di sbagliare di tanto in tanto. Oggi il calcio non mi sembra abbia più molto a che fare con il divertimento. Mi sembra che si debba essere un robot per avere successo. Io non sono un robot. E poi ... Ho 48 anni e posso esibirmi davanti a 120.000 persone che vengono tutte a vedermi. È una bella sensazione. Non è possibile farlo come giocatore di calcio.
ZEITmagazin uomo: Seguirà i Mondiali in Qatar?
Williams: Sì, potrei anche viaggiare lì.
ZEITmagazin man: Andrà allo stadio?
Williams: Forse alla finale.
ZEITmagazin Mann: Attualmente si sta girando un film sulla sua vita. A che punto è?
Williams: Una piccola parte delle riprese deve ancora arrivare.
ZEITmagazin Mann: Chi la interpreta?
Williams: Interpreto me stesso e il mio giovane sarà interpretato da Jonno Davies.
ZEITmagazin Mann: Come si intitolerà il film?
Williams: Better Man.
ZEITmagazin Mann: Ha un lieto fine?
Williams: Sì".

Testo originale in tedesco tratto dal giornale ZEIT Magazin Man. Tradotto in inglese da Chris Naworocktsie e poi tradotto da me in italiano

domenica 16 ottobre 2022

MIA MOGLIE VORREBBE CHE ANDASSIMO A VIVERE IN ITALIA. IO INVECE ALLE BAHAMAS


L'intervista avvenuta a Monaco dopo il concerto di agosto, è stata rimandata di qualche giorno a causa di un intervento chirurgico dentale che ha dovuto subire Robbie

Domanda : Oggi hai 48 anni, sei sposato e padre di quattro figli. Qual è la tua più grande paura ?
RW ; Oggi vedo il tema della paura in modo molto diverso da prima, proprio perché ho figli e una moglie. Durante la pandemia, ad esempio, avevo paura di non essere più in grado di svolgere il mio lavoro. Con questo non intendo dire che non sarei più stato in grado di stare sul palcoscenico, ma che non sarei più stato in grado di garantire il nostro stile di vita, per il quale ci battiamo e che ci piace come famiglia. Sono molto grato che il mio lavoro, che peraltro amo molto, mi permetta di farlo. Una volta scappavo quando avevo paura. Allora non avevo nulla da perdere. Ora è diverso. Se scappassi adesso, lascerei la mia famiglia in sospeso
Domanda : Significa che hai superato le sue paure perché hai delle responsabilità?
RW ; Sono responsabile della mia famiglia, è vero. Chi avrebbe mai pensato che essere responsabile sarebbe stata la mia salvezza?
D : Che cosa ha significato questa svolta nella tua vita?
RW : Da quando ho conosciuto mia moglie, niente è stato più lo stesso. Ho cominciato a capire che stava iniziando una nuova fase della mia vita. E che cosa significa essere in una relazione d'amore. Nel frattempo, abbiamo trascorso così tanto tempo insieme come coppia che posso confrontare molto bene, tra ieri e oggi, cosa significa per me la mia vita adesso. Sono in un posto molto più sicuro e sano.
Non provo l'estasi ogni giorno, non provo la felicità ogni giorno, sarebbe una bugia. Ma per come sono adesso, mi sento sicuro e a posto. È bello raggiungere questo obiettivo. A volte le persone si aspettano troppo, credo. 
D : Cosa intendi dire?
RW : Ho sperimentato molti sballi attraverso le droghe. Quindi, quando si tratta di capire cosa si prova a sentirsi bene, non sono affatto una guida affidabile.
D : Stai ancora lottando contro i tuoi demoni!
RW : Mettiamola così: i miei demoni erano armati, con bombe a mano, razzi, gas e bombe nucleari. Oggi esistono ancora, ma non tirano più fuori l'artiglieria pesante.
D : Come fai a tenerli a bada?
RW : Prima non riuscivo a sopportarli, era impossibile. Ora ho spesso una sensazione di disagio, il più delle volte non mi sento a mio agio nella mia pelle quando sono in pubblico.
D : Sul palcoscenico sembri essere la persona più felice del mondo.
RW : Mi sento a mio agio sul palco! Il problema per me inizia più che altro con gli incontri in piccoli circoli. Le persone che io e mia moglie incontriamo a cena.
D : A quali persone ti riferisci?
RW : Persone che mi piacciono, ma in compagnia delle quali non mi sento a mio agio. Stiamo parlando di amici. Proprio perché io stesso non mi sento a mio agio quando mi vedo in pubblico ... non intendo Robbie l'intrattenitore ... Intendo tutto ciò che esiste al di fuori della mia camera da letto. Quando non vedo per mesi persone che tuttavia mi piacciono molto, mi ci vuole qualche giorno prima di riuscire a essere di nuovo me stesso. È un problema mentale.
D : Hai paura per tuo padre Peter, che era spesso sul palco con te ma che ora ha il morbo di Parkinson?
RW : A nessuno piace il pensiero della morte. Io evito di affrontarlo perchè troppo doloroso. Mi assicuro solo di soddisfare emotivamente i miei bisogni egoistici. Questa è la mia strategia di sopravvivenza.
D : In altre parole, cosa ti è piaciuto di più dell'essere sul palco con tuo padre? Perché ti manca ora?
RW : È un dono stare con mio padre. Quando era in tournée con me, abbiamo avuto l'opportunità di passare più tempo insieme di quanto ne abbiamo mai avuto.
D : I tuoi genitori hanno divorziato quando avevi tre anni. Sei cresciuto con tua madre. Hai sentito il bisogno di recuperare il tempo trascorso con tuo padre perché ti mancava da bambino?
RW : Il tempo trascorso insieme sul palco, quando abbiamo cantato insieme "Sweet Caroline" di Neil Diamond, è stato in realtà la parte più insignificante. Ciò che contava davvero erano le restanti 24 ore.
D : Quanto spesso vi vedete ora? Tu vivi in Svizzera, lui in Inghilterra.
RW : Non ci vediamo spesso, ma lo chiamo. Non si prende molta cura di sé. Mio padre dovrebbe cambiare alcune abitudini, fondamentali per stare meglio. Ma non lo fa. È difficile per me guardarlo.
D : ( Tira fuori dalla tasca un pacchetto di compresse ) Per cosa le prendi? Pastiglie di nicotina?
RW : Non preoccuparti, non vomiterò.
Allude al concerto di Monaco, dove ha vomitato dietro il batterista...
RW : Nicotina, codeina ed espresso ...queste tre cose non erano un buon mix. Avevo anche la febbre prima del concerto.
D : Sappiamo che quella sera non stavi bene, che avevi un gran mal di denti. Perché hai continuato a fare il concerto, per senso di responsabilità?
RW : È vero! In genere prendo molto sul serio la responsabilità di far divertire la gente. Morirei sul palco! Questa frase può sembrare estrema, ma mi farebbero scendere dal palco solo se dovessi collassare.
D : Con il titolo "Better Man", una delle tue famose canzoni del 2001, la tua vita è stata filmata su Netflix e presto dovrebbe uscire anche un documentario. Un grande onore, vero?
RW : È vero. Non abbiamo ancora iniziato le riprese, ma dovrebbero essere quattro episodi, quattro ore di trasmissione. Quando ne hanno parlato, ho pensato: "Prima di tutto non me lo merito, e poi sarà una merda".
D : Perché hai sensazioni così negative a proposito?
RW : È il mio modo di pensare e di sentire. Quando penso al documentario, mi chiedo 'come faranno a riempire quattro ore? Non sarà niente di che!'
D : Quindi sei tormentato dai dubbi su te stesso?
RW : Sempre! Sono sempre nella mia testa! Spero davvero che dopo penserò che mi sono sbagliato di nuovo.
D : Dove girate le scene, nelle vostre due città d'adozione, Ginevra e Los Angeles?
RW : Non siamo di casa solo in queste due città, ma in molti altri posti. Oltre a Los Angeles, anche a Londra, St-Tropez, Ginevra, Gstaad e Dubai. Non abbiamo proprietà nostre ovunque, perché stiamo cercando di capire dove vorremmo essere. Non vogliamo vivere sempre in California. Non è il posto migliore al mondo per crescere degli adolescenti ... e prima o poi ne avremo quattro.
D : Cosa vi dà fastidio della California?
La vita è troppo veloce lì. Io stesso sono cresciuto troppo in fretta. E a Los Angeles ci sono troppe opportunità di crescere ancora più in fretta. Vogliamo evitarlo. Ma non voglio nemmeno stare in Inghilterra tutto l'anno. Sono troppo famoso lì. Vorrei poter vivere al sicuro nella mia bolla come i miei figli nella loro. Quindi c'è ancora il resto del mondo: non abbiamo ancora deciso dove vogliamo vivere, ma la domanda è nella nostra mente. A me piacerebbe vivere alle Bahamas, a mia moglie per niente.
D : Cosa le piace delle Bahamas?
RW : Amo il caldo, amo l'estate, amo le spiagge e amo guardare il mare. Sono molto più felice al sole che nell'inverno europeo.
D : Quale paese sogna sua moglie ?
RW : Mia moglie vorrebbe vivere in Italia. Ma io non vorrei vivere lì. Non posso trasferirmi lì. È sempre così ... discutiamo e discutiamo. La Svizzera è ora un compromesso. Anche Parigi era in agenda, ma non voglio andarci. È troppo trafficata per me, il traffico è terribile. E d'inverno piove come a Londra, dove non voglio andare. Quel clima mi dà sui nervi.
D : È per questo che sei andato a Dubai?
RW : Voglio lavorare a Dubai, ho intenzione di aprire un hotel lì. Vorrei andare al sole, ma mia moglie non vuole. Le discussioni ricominciano. Ogni giorno è così.
D : Sembri essere un marito paziente. Questo vale anche per il tuo ruolo di padre?
RW : Sono severo quando devo, ma non come Ayda.
D : Quale dei tuoi quattro figli ti assomiglia di più?
RW : Teddy mi rispecchia. È un'artista. Usa ogni ora disponibile per esibirsi. Studia alcuni movimenti. Diventerà una professionista, senza dubbio!
D : E il più piccolo?
RW : Beau è un simpatico elfo coccolone. E assomiglia al papà di Ayda.
D : Due dei tuoi figli sono stati portati in grembo da una madre surrogata. Come sei arrivato a questa decisione?
Non posso e non voglio parlare per Ayda, ma solo per me stesso. Mettiamola così: Ho finito il materiale!
D : Mi fai ridere
RW : Abbiamo congelato sperma e ovuli perché volevamo averne altri dopo i nostri primi due meravigliosi figli. E ora che sono nati, mi rendo ancora più conto di quanto sia un dono !! La madre surrogata è una donna molto speciale, una delle persone più belle che abbia mai conosciuto. Le saremo grati in eterno

( tradotto dalla fonte :  Bunde.de )


sabato 15 ottobre 2022

PROSSIME OSPITATE + INTERVISTE/RECENSIONI + NEWS


Robbie ha registrato in Germania una puntata dello show Your Song che andrà in onda il 27 novembre. Ha cantato Let Me Entertain You, Lost, Eternity e Angels

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foto copertina Simply Golf ( giornale australiano )

Robbie sarà il padrino della nuova Star Academy ( un reality francese ) dal 15 ottobre su TF1! L'annuncio è stato pubblicato in questi giorni e confermato sul sito web di TF1. Robbie sarà presente anche durante la finale del 26 novembre sempre su TF1.

Vedi al minuto 1,53 di questo video

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Annunciata ieri l'uscita di 3 nuovi set da collezione per celebrare il 25° anniversario dell'album Life Thru A Lens! In programma, un cofanetto di 4 CD, un vinile bianco e un cofanetto contenente 5 singoli!

Acquista nello store ufficiale QUI. Oppure QUI

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Recensioni e interviste :

 Rolling Stone.UK

Evening Standard

The Sun

Inews.co.uk

Intervista STV News Scozia

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Info tour europeo : Il concerto del 30 gennaio ad Amsterdam è stato spostato al 13 febbraio ( giorno del  compleanno di Robbie )

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Breve video inizio performance 
AFL Grand Final Melbourne del mese scorso
( grazie rwl per il video )

mercoledì 12 ottobre 2022

LONDRA ARENA O2 - XXV TOUR 2022

A breve caricheremo su youtube tutti i brani
che saranno poi pubblicati qui sul blog

Scaletta :

Qui sotto una raccolta di brevi filmati fatti da me

dalla transenna del B-stage lunedì 10 ottobre


Il momento in cui Rob è letteralmente saltato alla transenna su di noi 😍↓

sabato 8 ottobre 2022

INFO


Saremo in trasferta a Londra per i concerti di Robbie. Il blog quindi sarà aggiornato solo a metà settimana prossima ma troverete tutti le informazioni in tempo reale sul nostro gruppo facebook QUI.

Robbie : HO FIDUCIA IN SOUTHGATE


Parlando a talkSPORT, Robbie Williams ha detto: "Southgate deve continuare ad essere il ct dell'Inghilterra. Con lui la squadra ha ottenuto i migliori risultati degli ultimi anni. Guarda come gioca la squadra nei principali tornei. La squadra inglese deve agire con prudenza. L'Inghilterra non certo la tecnica del Brasile e per questo occorre giocare sempre con prudenza, come fa Southgate. Sono sicuro che raggiungeremo le semifinali dei Mondiali del 2022 in Qatar. Forse anche la finale e si potrà anche vincere il torneo. Ho completa fiducia". ( fonte itasportpres.it )

mercoledì 5 ottobre 2022

NUOVE DATE TOUR XXV IN GERMANIA E PROBABILI CONCERTI IN SUD AMERICA


6 Febbraio 2023 Cologne ( DE )
21 Febbraio 2023 Berlino ( DE )

Tutte le date e link ai biglietti QUI

Nel video qui sopra oltre agli show già annunciati (Nuova Zelanda, Australia e Europa ) Robbie ci anticipa che ci sarà prima o poi un tour in Sud America