Ieri durante il programma Loose Women la conduttrice ha chiesto ad Ayda : “Quanto sei aperta con i bambini quando si tratta di parlare della realtà del passato del loro padre?”
Ayda : “Penso che abbiamo sempre avuto una relazione aperta. Non credo che ci sia mai stato un momento in cui, ad esempio, abbiamo fatto sedere Teddy e gli abbiamo detto: “Tuo padre è un tossicodipendente, ha fatto uso di droghe, è andato a letto con molte donne“ non è certo quello che facciamo dopo la scuola mentre fanno merenda.
Ovviamente c'è stato anche il documentario su Netflix.
Penso che ci siano cose che vengono fuori nelle nostre vite. Abbiamo conversazioni adeguate all'età dei figli sulla storia del padre e su quello che ha passato, e su quello che abbiamo passato noi come coppia. Non ci sottraiamo mai a questo.
Siamo sempre ponderati nel modo in cui affrontiamo la questione, ma credo che a casa nostra siamo molto onesti e Teddy sa che suo padre è un alcolizzato e un tossicodipendente ed è per questo che papà non tocca queste cose
Lei sa parecchio sulla storia di suo padre ma sino al punto giusto. E man mano che gli altri bambini cresceranno sapranno anche loro.
Affrontiamo queste situazioni coerentemente, in modo che non si trovino all'improvviso nel mondo e qualcuno li indichi e dica: 'Oh, quel documentario che ho visto su tuo padre tossicodipendente ...''
''Dico tutto questo dopo aver discusso con mia madre del fatto che avrei potuto parlare di ciò che stava passando. Per me è una cosa davvero difficile da raccontare.
Lei mi ha detto: 'Voglio che tu racconti questa storia, voglio solo che sia positiva' Quindi farò del mio meglio per renderla positiva.
Mia madre purtroppo ha avuto un ritorno del cancro al collo dell'utero. È anche una sopravvissuta al cancro al seno. Il cancro si è ripresentato, abbiamo ricevuto la notizia un paio di mesi fa e l'ho elaborata privatamente.
Ma quando oggi abbiamo parlato di questo e del mese dedicato alla sensibilizzazione sulla prevenzione del cancro al seno, mi sono resa conto che desidero sempre essere autentica quando sono qui e con voi.
Mi è sembrato che questo fosse il momento giusto per parlare della battaglia a porte chiuse in casa nostra.
Si era diffuso al di fuori della cervice ed era un tumore molto aggressivo. Oltre al Parkinson e al lupus, dato che il tumore era così grande, hanno deciso di sottoporla immediatamente a chemio e radiazioni quotidiane ed a un intervento chirurgico.
È stato molto spaventoso, perché mia madre, con il Parkinson, il lupus e il cancro, a 70 anni doveva prepararsi ad affrontare un momento molto difficile
Andava in ospedale ogni giorno per questi trattamenti e io ero preoccupata che potesse prendere qualcosa ''.
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