L'altro giorno mia figlia è scoppiata in lacrime perché aveva delle lezioni extra il sabato, il suo sacro giorno di divertimento. E onestamente, credo che dovremmo normalizzare questa situazione. In generale. Tipo, oh, la vita ha bisogno che io faccia qualcosa a cui sono completamente contraria? Bene. Guarda questo, vita. Si siede e singhiozza drammaticamente 😊
Mi chiedo quale sia il giorno in cui ho smesso di reagire alle “cose” in questo modo. Voglio dire, reagisco ancora, ma non con i singhiozzi. Solo con un potente Eurgh ( espressione di disgusto ) . Il potente Eurgh. Un Eurgh interno, riservato a tutte quelle cose che suscitano un Eurgh.
L'Eurgh possente è antico, tramandato di generazione in generazione come un folclore non detto. Un fardello e un distintivo d'onore, indossato da tutti gli adulti che hanno finalmente ereditato il grande sospiro di resistenza. Non ci lamentiamo più o facciamo capricci, no, semplicemente Eurgh. E così, l'età adulta è confermata.
A proposito di cose infantili, cose da bambini, mi viene un po' di malinconia quando penso all'ultima volta che ho saltato qualcosa solo per vedere se ci riuscivo. Non ricordo quando è stato, ovviamente. Ero molto più giovane, agile e scattante. Suppongo che la tristezza derivi dal fatto di non aver riconosciuto che sarebbe stata l'ultima volta. E se l'avessi fatto, probabilmente mi sarei sentito orgoglioso della mia maturità. Ma non ora.
Credo che, in un certo senso, questa sia una metafora della mia vita. Ogni volta che faccio un concerto, salto sopra qualcosa solo per vedere se ci riesco. E con l'ultima frase mi sono appena reso felice. Sono Robert e mi piace vedere se riesco a saltare le cose.
Mio figlio Charlie salta le cose. Anche lui è bravo. È più bravo e più veloce di quanto lo fossi io alla sua età. La mia speranza è che sia sempre più bravo e più veloce di me in tutto.
Ma prima dovrà battere me.
Continuate a saltare, ragazzi. Continuate a vedere se ci riuscite.
Rob x
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