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domenica 1 giugno 2025

THE KING OF ENTERTAINMENT IS BACK



Recensione da parte di Simona, membro del nostro fanclub, presente al concerto di ieri sera ad Edimburgo :

THE KING OF ENTERTAINMENT IS BACK!
È partito ieri da Edimburgo il tour 2025 di Robbie Williams.Uno show che rapisce, stupisce, regala due ore di genuino e affascinante intrattenimento.
A fare da padrone di casa un Robbie che cattura unendo la professionalità, il guizzo, il fascino che lo contraddistingue, con una rinnovata dimensione che esalta e celebra le sue doti di intrattenitore insieme ad una maturità artistica e personale che segna un nuovo apice nel percorso di questo artista
Lo show mixa il fil rouge del cambiamento dei tempi, della tecnologia che oggi, grazie all AI, ha rivoluzionato il nostro modo di essere e sentire, con l' evoluzione dell' artista e uomo Robbie Williams, anche lui in una accresciuta consapevolezza del proprio talento.
Uno show in cui Williams mette in scena la propria abilità musicale e del fare spettacolo.
E al tempo stesso la propria parte intima e adulta, ed estremamente umana e vicina.
Una festa grandissima tra amici di sempre, un dialogo tra persone che si conoscono profondamente.
Questo ha portato sul palco, insieme ad uno show mirabolante in cui scenografie, interpreti, musica, luci e costumi, catturano per tutto il tempo lo spettatore in una due ore di intrattenimento artistico assolutamente coinvolgente.
La scena iniziale riporta le tante frasi del Rob artista e pittore, passa poi ad un dialogo con il pubblico in cui una voce narrante computerizzata, mixata a quella di un Robbie (computerizzato anche esso), raccontano dei cambiamenti che la tecnologia ha portato al nostro mondo ed anche a quello dell'intrattenimento.
L' AI ci sostituirà?
E da questa riflessione prende spunto poi il maestoso ingresso dello showman: a bordo di un finto pulpito con infiniti microfoni un Robbie in tuta da astronauta, entra in scena sulle note di Rocket, il suo ultimo singolo appena uscito.
Affascinante ed in forma smagliante, sembra riprendere il fasto del Close Encounter tour del 2007, ma con più consapevolezza e padronanza della scena.
In un attimo lo strano uccello meccanico che troneggia sul soffitto del palco si trasforma.in un razzo da cui un Robbie si getta giu per dare il via ad una maratona di intrattenimento.
Nel corso della serata, poi, Robbie dialoga con un sé diciassettenne ed un sé ottantenne.
Monologhi arguti e divertenti allo stesso tempo.
Si prende in giro e si racconta allo stesso tempo.
Riesamina ciò che è stato il suo percorso di carriera e di vita.
Non mancano i tanti momenti di intimità e contatto con il pubblico.
Una reale fusione che cancella la dimensione del palco e avvicina l'.uomo agli altri uomini, amici di sempre.
Rob parla della sua famiglia, di quanto sua moglie e i suoi figli gli abbiano regalato il prezioso dono di dare un senso all' essere al mondo.
Dedica un pensiero ai suoi genitori malati, un commovente passaggio su sua madre che soffre di demenza e sul padre che a causa del parkinson non può uscire di casa né unirsi a lui sul palco, come amava fare.
Un dolce pensiero anche alla suocera Gwen, presente allo stadio insieme a moglie e figli, per ricordarne le tante battaglie di salute e dichiararle quanto amore per lei abbia.
E poi le immagini della sua famiglia e dei figli, foto intime sulle note di ‘My Way’, che Robbie sbircia cantando e poi descrive al pubblico, come farebbe chiunque di noi mostrando l' album dei propri ricordi: “quella e’ Teddy, quello Charlie …” commenta cantando.
Tanti i momenti insieme al pubblico, giù dal palco. Scherza perfettamente a suo agio Robbie, percorrendo il copione dello show che mixa sapientemente con la sua improvvisazione: arguto e brillante come solo lui sa essere.
Si mette in discussione e ci invita a riflettere su quanto il desiderio di apparire ed essere “cool” sempre ed ad ogni costo, sia un pensiero tossico. Ci invita a liberarcene ed abbracciare il nostro “interiore cringe”, senza timore di essere giudicati, con il coraggio di essere liberi di mostrarci come siamo.
Un Rob maturo, che rivendica i suoi 51 anni.
Un Rob in splendida forma che non ha nulla da invidiare al trentenne che era, anzi….se possibile ancora più affascinante.
Uno show che a tratti ricalca la maestosità del suo periodo swing: piume, abiti dorati, show sfavillante.
Una unione di anime e musica, che accompagna in un crescendo che culmina con una Angels che unisce la consueta travolgente emozione ad una scena di magnificenza con Robbie trasformato in un angelo alato sopra il pubblico.

U've done it mate!💓
You definitely are the KING OF ENTERTAINMENT.


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