I boss della EMI in risposta alla protesta di Robbie Williams di entrare in "sciopero" hanno accusato il cantante di voler ricattare la casa discografica, con queste dichiarazioni :
" Tim Clark, il manager di Robbie, si avvale sempre dei media per negoziare. Nel 2002 ci mise davanti ad un contratto di 80mil. di sterline. O accettavamo o avremmo perso uno dei più grandi artisti inglesi, ma la cifra era assurda.
Dopo di ciò Williams ruppe con il suo collaboratore Guy Chambers e non fece mai il tour in USA, realizzando solo due albums.
Alri artisti sono rimasti scontenti e gelosi da questo mega contratto ed è stato scorretto nei loro confronti.
Sono state spese cifre astronomiche per managers e legali..è ora di cambiare "
Tim Clark a risposta di queste accuse dice che non è mai stato usato da lui il termine STRIKE - SCIOPERO - ma inventato dalla stampa.
Aggiunge inoltre che se la EMI si trova in questa situazione disastrosa è solo colpa del nuovo manager Guy Hands .
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