Qui sotto il ricamo realizzato da Hand&Lock per la giacca di Robbie indossata durante il Diamond Jubilee Concert
In questi ultimi giorni la stampa inglese ha riportato che i Take That ( Gary, Mark e Howard ) sono stati coinvolti insieme a un altro migliaio di investitori in un'indagine che l'Agenzia delle Entrate inglese ha avviato nei riguardi di Icebreaker, intermediatore finanziario ( qui un articolo in italiano che spiega la questione ).
Secondo quanto riporta oggi People UK i papà di Robbie, Pete Conway avrebbe commentato la vicenda che fortunatamente non vede coinvolto suo figlio :
" Robbie non avrebbe mai evaso il fisco. Non è certamente una cosa che mi sarei aspettato da lui. Mio figlio è corretto, paga volentieri le tasse e io ne sono orgoglioso. E' un ragazzo di Stoke e si rende conto di quanto è stato fortunato. Ma non ha mai dimenticato le sue umili origini, nonostante la straordinaria carriera. Io del resto vivo tuttora in un appartamento in affitto a Stoke a 50 £ a settimana.
Gli piace aiutare i bisognosi...basta vedere il suo impegno nel Soccer Aid e nelle altre opere di beneficenza .
Per quanto riguarda la vicenda che sta toccando i tre Take That non voglio dire nulla contro nessuno, non voglio creare dispute..ad ognuno il suo "
2 commenti:
8Salve, sarebbe molto cortese se potesse eliminare il termine "truffa" dal post che precede, anche se - purtroppo - il post ormai è stato letto ed il conseguente danno di immagine ormai arrecato.
La truffa è un reato, peraltro piuttosto grave nel nostro ordinamento giuridico.
L'utilizzo del termine truffa ingenera pertanto in chi legge l'idea che sia stato commesso un grave reato fiscale.
Per contro, l'investimento che è stato effettuato dai Take That interessati è - allo stato - assolutamente LEGALE.
L'Agenzia delle Entrate inglese ritiene che il meccanismo di cui si sono avvalsi, tra gli altri, i professionisti che si occupano degli investimenti dei Take That debba essere considerato illegittimo in quanto escamotage per ottenere indebiti vantaggi fiscali: intende quindi intentare causa per vedere accertato questo principio.
Nel momento in cui l'investimento di cui trattasi è stato effettuato, il meccanismo impiegato era - and a tutt'oggi è - perfettamente legale.
Un illecito fiscale - che peraltro allo stato non è stato neppure accertato - non equivale automaticamente ad un reato fiscale.
Tanto è vero che tutti gli articoli di stampa, perfino i più critici nei confronti dello schema impiegato, si curano di esplicitare che non è stato commesso alcunché di illegale.
A titolo di mero esempio, il Telegraph precisa che "there is no suggestion that the scheme is illegal"
(http://www.telegraph.co.uk/news/celebritynews/9343474/Take-That-singers-invested-26m-in-scheme-to-be-challenged-over-tax-avoidance.html)
Se può essere di aiuto alla persona che chiedeva - ho letto incidentalmente la chat - il promo cd single di 'Heart and I' - che in quanto tale non è stato ovviamente realizzato per la vendita al pubblico - è facilmente reperibile in noti portali per la vendita online del nuovo e dell'usato. Anche chi non ha avuto modo di ottenerne copia per motivi di lavoro o personali può quindi entrarne materialmente in possesso, fermo restando che si assume la relativa responsabilità, posto che la compravendita del promo costituisce una violazione dei diritti - in questo specifico caso - di Virgin Records Ltd.
Ciao Chiara
Accetto la tua rettifica e suggerimento cambiando da dicitura nel post. Avevo messo per questo il link dell'articolo in italiano che spiegava meglio la questione in quando non essendo un sito sui TT ( ma su Rob ) non ho approfondito.
Poi se alla fine è tutto legale meglio così.
Tranquilla nessun danno di immagine...è solo un blog personale su un cantante senza scopo di lucro ...non è un articolo di giornale.
Per quanto riguarda Heart and I ho risposto tenendo conto delle discografia di RW...poi ovvio che on line si trova. Quello era sottinteso... Quella nel blog è una semplice chattina dove si scrive di corsa nei ritagli di tempo non è nulla di ufficiale o formale.
Se ti capita un altra volta rispondi tu se sei on line al diretto interessato. Non è facile con poche parole...si scrive lo stretto necessario.
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