Intervista a ' La Repubblica '
"Il primo passo è la dieta, tendo alla pinguedine, sarei un grande obeso se mi fossi lasciato andare. Procedo per gradi, eliminazione totale del junk food, riduzione drastica dei carboidrati, e on the road solo proteine. In pratica bandisco dall'alimentazione tutte le cose che mi piacciono. Contemporaneamente inizio l'odiosa routine in palestra per buttare giù più chili possibile. Devo affilare le armi, ho avversari agguerriti. La vecchia guardia non dà tregua. I Rolling Stones hanno suonato a Hyde Park e non c'è dubbio che sono forti come un tempo; persino i Black Sabbath sono tornati a fare dischi e a esibirsi dal vivo. Le considerazioni che mi vengono in mente sono spaventose: sarò costretto a sbattermi fino alla terza età? Canterò per i miei nipotini come Jagger, Richards e Paul McCartney? Sinceramente non mi vedo sul palco imbolsito e con la barba bianca. Già dieci anni fa dicevo a mia mamma che mi sarei ritirato alla soglia dei quaranta; oggi dico a mia moglie che smetterò prima dei cinquanta. Ma forse non ce la farò, ho già firmato un contratto per altri quattro cd. Non credo di avere la tempra per resistere tanto a lungo, più che mai ora che ho famiglia. Non avrei fatto concerti l'estate scorsa se Ayda e Teddy non mi avessero accompagnato. O forse per la paura avrei già capitolato".
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