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lunedì 21 novembre 2016

INTERVISTA RDS

Registrata dieci giorni fa a Milano

“L’album effettivamente va molto bene e credo sia la mia 12esima volta al numero 1. Soltanto dire queste parole fa sembrare che sia un sogno che mi sta accadendo.Ovviamente non potevo aspettarmi questo successo continuativo, sono grato che sia accaduto proprio a me e spero prosegua a lungo.
Non mi sono realmente mai fermato da quando ho iniziato a scrivere canzoni dal 1996. Un album si sovrappone all’altro che poi si sovrappone al successivo e quindi con questo sto scrivendo il prossimo e quello dopo. L’ispirazione è nata semplicemente dal fatto che un uomo ha bisogno di un lavoro e di una ragione per vivere. Io sono andato in pensione nel 2006 ma non l’ho detto a nessuno. Poi ho capito che non faceva per me. Che le persone vanno in pensione e poi muoiono, quindi ho bisogno di un lavoro.
Per me la parola “Entertainment ” (spettacolo) vuole dire tantissime cose: qualcosa che catturi la mia attenzione. Possono essere politici come mr. Trump come mr. Putin. Ma possono anche essere semplicemente persone che vedo per strada con una palla di cristallo, che intrattengono le persone con il proprio trucco per guadagnare soldi, mentre le auto passano accanto. E’ tutto un grande spettacolo. Mia moglie, i miei bambini, persone che sorridono, che mi divertono”.
Con Party Like a Russian è stato più difficile perchè avevo 11 dischi precedenti e circa 500, 600 canzoni che parlavano di me. Sono state autobiografie, diari personali e sono sempre stato io, quello che ero circa 10 anni fa. Difficile ritornaci sopra…
Quando Guy Chambers venne da me dicendo “ ho un titolo per questo album”, e solitamente lui non scrive titoli per le canzoni, con un po’ di diffidenza ho detto “ Dai, dimmi…” . Quando mi ha risposto “Party Like A Russian” ho detto “Ci siamo!!!” e questo nome ha spazzato via tutte le altre idee.
La canzone è stata accolta con affetto, ma immagino ci siano russi che penseranno “ questo non lo voglio!” . E li comprendo! 
Party Like a Russian sono io che voglio diventare un oligarca e quello di cui parlo è ciò che farei se lo fossi veramente. Io amo la Russia, la Russia ama me, ho fatto molti concerti in Russia. La gente è molto accogliente e mi apprezza, e non vedo l’ora di tornare e di cantare questa canzone per loro.
Non saprei se la “fama virtuale” sia una gigantesca pattumiera per cercare approvazione, per sentirsi importanti. La gente sta tornando ad occuparsi della propria vita privata, è un casino là fuori certo, è una corsa all’oro, una lotteria, non sanno chi sarà il vincitore e ce ne sarà uno. Ma la fase iniziale di internet è stata piuttosto interessante, è stato importante averla vissuta. Inoltre dicono di me che sia dipendente da tutto, e questa è una nuova cosa per la quale aver provato dipendenza. Ma questo è il futuro.
E’ stato molto bello e divertente lavorare con persone che avevano molto piacere di essere parte di questo progetto. Io li amo tutti dal primo all’ultimo. Ho trascorso molto tempo con Rufus, con John, non tanto con i Killers o con Ed Sheeran ma loro mi hanno regalato il loro talento comunque e ho amato la gioia e il rispetto con cui hanno accettato di lavorare con me.
Nella copertina del disco ci sono io che combatto con me stesso. Per le pop star le copertine degli album rappresentano sempre dei bellissimi scatti fotografici, ma io non volevo questo. Ho visto questa idea che qualcuno aveva avuto per un libro ed ho pensato di poterla prendere in prestito…Onestamente penso sia più interessante di me in posa da figo come se dicessi: ” Ehi, ti piaccio?”.
“Spero per i miei figli un futuro sicuro, sia dal punto di vista sentimentale che fisico. Che stiano bene al 100%, che possano ridere, che possano essere creativi ed usare i loro talenti per rendere le loro vite un successo. Praticamente le stesse cose che tutti i papà e tutte le mamme si augurano per i loro figli. Soprattutto gli auguro amore e felicità. Avere figli mi fa vedere la vita diversamente. Un padre deve lavorare e il lavoro da un senso alla vita. Essere stata una pop star ti faceva arrivare in cima alla vetta di una montagna e lamentarti magari per non apprezzarne la vista. Domandarsi il perchè di quella tristezza…non aveva senso. Adesso ho i miei bambini, papà va al lavoro. La mia vita ha uno scopo, loro mi hanno rigenerato.
Come dovrei sentirmi per aver ricevuto il Brits Icon Award, dopo che ad averlo preso sono stati Elton John e David Bowie? Si sono sbagliati! Perché a me dopo due grandi artisti come loro? Perché me lo sono meritato? Lo vivo come un sogno, cose meravigliose continuano ad accadermi e sono davvero grato per poterle continuare a ricevere.
Ad X Factor qualcuno ha detto che hanno provato a toccarmi il sedere! Ma non l’hanno fatto per davvero, ho solo sperato che fosse così. Ho 42 anni, sono stanco, grasso, stupido. Se le persone vogliono toccarmi il sedere, sono le benvenute”.
“Il titolo del disco “Heavy Entertainment Show” sta anche a significare che voglio fare degli show spettacolari. E perché sia così, spostandomi in molti paesi ho trovato un libro che raccontava ci debbano essere almeno 7 momenti “Wow”, per ogni show. Non so ancora quali saranno, o come li realizzerò, ma voglio che la gente ne parli il giorno dopo e sperò funzionerà

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