Metro News
Se per i tabloid inglesi Madonna è da ieri ufficialmente la star del decennio, Robbie Williams è il secondo in classifica. Un successo partito con i Take That prima e da solista poi, che il cantante non è stato in grado di gestire. Non sono un mistero l’abuso di alcol, droga e le stranezze sugli Ufo. Due rehab, un trasloco a L.A. e una proposta di matrimonio fatta per radio, e con un album che sta andando bene (“Reality killed the video star”) Robbie sembra essersi rimesso in rotta. Lo abbiamo incontrato a Parigi.
È stato in silenzio per tre anni, com'è il ritorno?
È strano, sono nervoso. Anche perché in questi anni molto è stato scritto sui miei guai e tutti mi davano per finito.
L'album va bene, quindi deve essere sollevato...
I fan erano confusi dopo “Rudebox”. Li ho spaventati. Con questo cd ho dato loro ciò che volevano.
''Rudebox'' era troppo sperimentale?
È l’album che ti fa capire che non sei il tipo di artista che può sperimentare alcunché.
Ma tutta questa pressione non la turba?
Certo. E i colpevoli sono i giornali inglesi che sono sempre in attesa del mio errore. Sono terrorizzato dai tabloid Uk, che sono il motivo del trasferimento a Los Angeles.
Su Mtv spopolano i reality. Le è stato mai proposto?
Molte volte. Ma a casa mia non c’è nulla di interessante da vedere.
La domanda è d'obbligo: torneranno i Take Thate?
Non lo so. Ora ci vogliamo bene, abbiamo superato tutte quelle cose - droghe, scazzi, rivalità - che distruggono il 90% delle boy band.(TALIA SOGHOMONIAN METRO PARIGI)
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