Traduzione da instagram di Robbie Williams
Ieri, qui in Nuova Zelanda, mi sono svegliato con 25 messaggi, altrettanti su WhatsApp e una lunga lista di e-mail. Alcune da persone con cui non parlavo da molti anni.
Tutte mi hanno scritto per congratularsi con me per il documentario.
Dopo aver risposto a molti di loro sono scoppiato a piangere. Un bel pianto. Come per le lacrime, la mia prima reazione è stata quella di fermarle. Poi mi sono detto: "No, fanculo. Vai, fatti un bel pianto".
E così ho fatto. Ho pianto.
Non sono sicuro di quale fosse il vero motivo delle lacrime. Ci saranno molte ragioni. E tutte saranno rivelate nel tempo. Ma il sentimento principale è stato il sollievo.
Mi sono sentito disprezzato. Nel mio intimo, ero una vergogna.
Mi sono sentito inutile, indipendentemente dai risultati ottenuti.
E oggi non è più così.
I may leave my AK at home.
O’Shea Jackson
Namaste ❤️🙏
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